Il culto all’icona di Maria, che secondo la tradizione non è stata dipinta da mano umana (acheiropoietos, achiropita in italiano, significa proprio questo), deve il nome all’impressionante chiesa di Panaghia Acheiropoietos, costruita intorno alla metà del V secolo. I suoi mosaici si trovano sugli archi dei colonnati del piano terra e del soppalco a sud, su quelli trasversali che dividono il soffitto dal nartece, sulla finestra ad arco nella parete ovest del nartece e sugli archi del tribelon. La loro caratteristica principale è che ogni arco è una composizione autonoma con temi vegetali, simbolici e geometrici che dominano la decorazione. Sugli archi trasversali del soffitto del nartece, i mosaici rappresentano uno spazio paradisiaco con cerchi che circondano pernici e piccioni, vasche con pesci e fruttiere con uva.
Nel centro dell’arco settentrionale, il monogramma di Cristo è raffigurato in tessere dorate nel disco azzurro celeste. Nell’arco a tutto sesto del tribelon, il mosaico si distingue per il simbolo della croce nella sfera celeste. I mosaici nei colonnati della chiesa principale usano temi ornamentali vegetali e geometrici simili. Nel soppalco meridionale vedraimosaici raffiguranti rami con melograni, mentre al centro dell’arco appare una stella a otto punte dorata.
Indirizzo: Agia Sofia, 56
(Chiesa della Panaghia Acheiropoietos, monogramma di Cristo, simbolo della croce, sfera celeste, stella a otto punte)
