Chiesa di Panagia Acheiropoietos

L’imponente chiesa di Panagia Acheiropoietos deve il suo nome all’icona della Vergine Maria ivi esposta, che, secondo la tradizione, non fu tracciata da mano umana (da qui il nome A-cheiropoietos, “non creato da mano umana”). I mosaici, gli affreschi, le decorazioni e le icone mobili della chiesa sono considerati un autentico tesoro dell’arte ecclesiastica. Costruito intorno alla metà del V secolo sui resti di un complesso termale romano, l’impianto della chiesa è a tre navate, con tetto ligneo, nartece e matroneo. La chiesa di Acheiropoietos fu il primo tempio cristiano ad essere convertito in moschea, in seguito alla caduta di Salonicco per mano del sultano Murad, nel 1430.
Indirizzo: Agia Sofia 56.
(Chiesa di Panagia Acheiropoietos, icona della Vergine, tracciata, da mano umana, Acheiropoietos, tesoro di arte ecclesiastica, chiesa a tre navate con tetto ligneo, colonne di marmo, sultano Murad)