La città assunse questo nome nel 356 a.C., per onorare Filippo II di Macedonia, padre di Alessandro Magno.
Il sito presenta rovine di varie epoche: ellenistiche, romane, bizantine e paleocristiane. Particolarmente significativi sono l’Ottagono, il foro d’epoca romana, le basiliche paleocristiane, i resti delle mura cittadine e l’antico teatro della città.
Nel Museo archeologico di Filippi sono conservati ed esposti vari reperti emersi durante gli scavi.